Nuova edizione - n° 27 del 13 ottobre 2008
Riforme e comunicazione pubblica all'inaugurazione di COMLab

La stagione delle riforme e la comunicazione pubblica ha dato il via alla tre giorni degli Stati Generali della Comunicazione Pubblica in Italia e in Europa.

La prima sessione è stata aperta da Gerardo Mombelli, presidente di "Comunicazione Pubblica", che ha detto come gli Stati Generali della comunicazione pubblica nascano dalla volontà di identificare le novità, i cambiamenti, le differenze del rapporto tra Amministrazione e cittadini. "Le parole chiave di questo rapporto devono essere democrazia e partecipazione. Solo misurando i problemi - ha aggiunto - è possibile arrivare alla gestione delle soluzioni adottabili. Purtroppo anche nel settore della comunicazione è riscontrabile un divario enorme tra gli impegni assunti dalle leggi e la loro attuazione concreta. Ecco perché è importante entrare nell'ottica del rinnovamento degli apparati pubblici, da un lato, e del crescente coinvolgimento dei cittadini, dall'altro".

Per il sindaco Sergio Cofferati la Pubblica Amministrazione ha un estremo bisogno di aggiornarsi perché "esattamente come un'impresa deve essere efficiente, efficace e produttiva. È indispensabile che le azioni della Pubblica Amministrazione vengano comunicate e che le persone, proprio sulla base della conoscenza acquisita, diventino soggetti attivi. La comunicazione, come gli altri apparati pubblici, non può funzionare a compartimenti stagni: ogni processo di cambiamento ha bisogno di straordinarie energie che vadano ad integrare e arricchire gli antichi riferimenti istituzionali".

La presidente del Consiglio della Regione Emilia-Romagna Monica Donini si è da far suo posta alcune domande sul senso delle Istituzioni e dei momenti di discussione e di confronto. "La comunicazione è importante ma non deve essere fine a se stessa. E' fondamentale che la comunicazione abbia ricadute effettive sui comportamenti individuali. Bisogna investire nello spirito critico, definire un interesse pubblico comune, ripopolare i luoghi della democrazia di rappresentanza".

Nelle parole dell'assessore alla Comunicazione della Provincia di Bologna Stefano Alvergna alcuni problemi da affrontare, tra cui quello delle risorse in comunicazione. "Cifre predisposte ad hoc per comunicare un'opera dovrebbero essere già previste sin dalla fase della progettazione. Inoltre, è importante coinvolgere il più possibile la popolazione". "Va bene puntare sugli strumenti informatici - ha detto Alvergna - ma senza escludere chi questi strumenti non li possiede". Secondo l'assessore un'altra importante sfida è quella legata alla configurazione delle nuove città metropolitane, cui è necessario approcciarsi in modo aperto e flessibile. "Gli Stati Generali sono un'occasione preziosa di dibattito per rinnovare e rinnovarci", ha concluso Alvergna.

Sul bisogno di comunicare meglio ciò che si fa ha insistito anche Luigi Litardi, direttore generale della Camera di Commercio di Bologna e consigliere di Bologna Fiere. "Il rapporto tra  Amministrazioni e cittadini deve essere costantemente aperto alle innovazioni e alle trasformazioni perché viviamo in un contesto estremamente mutevole e la Pubblica Amministrazione, per poter offrire sempre più risposte al cittadino, deve investire su attività di semplificazione, dematerializzazione cartacea e telematica".



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