Nuova edizione - n° 27 del 13 ottobre 2008
Le nuove sfide della comunicazione pubblica

I protagonisti della manifestazione l'hanno definita un'occasione preziosa per riflettere sulla situazione nazionale della comunicazione pubblica, gettando uno sguardo anche all'Europa. Gli Stati Generali della Comunicazione Pubblica in Italia e in Europa, la tre giorni bolognese che si è conclusa a Palazzo Re Enzo con la sessione plenaria dedicata alle nuove frontiere per la comunicazione pubblica.

"Siamo contenti dell'esito della manifestazione, che ha dato risposte positive agli obiettivi che ci eravamo prefissati" - ha detto Gerardo Mombelli, presidente dell'Associazione. "Grazie alla tre giorni abbiamo già redatto una bozza di documento che raccoglie i temi affrontati e lancia le nuove sfide che il mondo della comunicazione pubblica dovrà affrontare: la piena attuazione della Legge 150, una formazione strutturata e continua delle professionalità, l'innovazione tecnologica e il riconoscimento professionale del comunicatore pubblico".

"La comunicazione è un dovere istituzionale - ha aggiunto l'assessore alla Comunicazione del Comune di Bologna Giuseppe Paruolo - non è banale ricordarlo perché è ancora opinione diffusa che i soldi impegnati in comunicazione siano buttati via".

Il ruolo delle Università per formare giovani competenti nella disciplina ma anche nell'organizzazione complessa di una Amministrazione è stato affrontato da Antonio La Spina.

Nel suo intervento Valeria Termini, direttrice della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ha detto che "Il nostro Paese deve diventare più competitivo. La percentuale dei corsi svolti nelle Pubbliche Amministrazioni in area di comunicazione è bassa, contenuta pure la percentuale che indica la formazione alla dirigenza - ha detto Termini - le parole d'ordine sono l'innovazione, l'organizzazione e la formazione. Il nostro paese deve diventare più competitivo".

Gerardo Bombonato, presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, ha sostenuto che informazione e comunicazione sono due ambiti di assoluta necessità per le Pubbliche Amministrazioni le quali, forse, non sono ancora in grado di coglierne l'importanza strategica e capirne il significato.

La tre giorni è stata chiusa dall'intervento di Mario Morcellini il quale, dopo aver dichiarato apprezzamento per l'iniziativa, ha sottolineato come il lavoro in comune fra professionisti della comunicazione, docenti e studiosi debba guardare al futuro, debba disegnare percorsi innovativi e internazionali.




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