La velocità sulla rete in Italia è cresciuta: si è passati da una velocità di download media di 33,06 megabit al secondo a 43,65 con un incremento medio del 32%, in special modo nel Centro-Sud. La rilevazione è di Sostariffe, effettuata nei mesi da gennaio ad aprile 2020 i cui dati sono stati messi a confronto con quelli dell'anno precedente. I risultati mostrano, però, una situazione molto difforme fra le regioni italiane.

La regione più veloce è la Campania: nel 2019 la navigazione era di 35,34 megabit al secondo, nel 2020 è attorno ai 64,9 con un +83,64%. Segue il Lazio che dai 30,42 megabit al secondo del 2019 passa ai 51,87 del 2020, +70,51%. Percentuale quasi simile per l'Umbria: +70,06%. Quarta con un sostanzioso miglioramento il Molise: +52,03%.

Tre regioni risultano invece con segno negativo: la Sardegna -2,21%; il Friuli Venezia Giulia -24,69%; la Valle d'Aosta, regione con le performance più basse rispetto al 2019: -63,75% (velocità media in download scesa da 39,45 a 14,3 megabit al secondo).

Focalizzando sul periodo di lockdown – dal 9 marzo al 27 aprile – risulta, però, che vi è stato un decremento del 24%, con picchi fra -40% e -46% se confrontati con i due mesi precedenti. Durante il periodo considerato la velocità di connessione domestica ha sofferto di un rallentamento generalizzato, presumibilmente per gli accessi in contemporanea. Problemi di rallentamento in quasi tutte le regioni, fra quelli più rilevanti in Emilia-Romagna con -46,26%, in Umbria -43,83% e in Sicilia -40,15%. Pochi i casi, invece, con una minima incidenza al rialzo: Liguria +2,61%, Campania +3,91%, Puglia +6,01%. Solo due le regioni che hanno avuto con un importante miglioramento nella velocità di navigazione: Valle d'Aosta, passata da 11,74 megabit al secondo a 13,62 e il Molise, che da 20,66 è salita a 30,69 megabit al secondo. 

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