Nuova edizione - N° 447 del 7 dicembre 2022
"Compubblica" e Infocivica insieme per parlare di "Net war" in Ucraina

Grande interesse ha suscitato la presentazione online di "Net-war. Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra" di Michele Mezza, edito da Donzelli, organizzata da "Compubblica" con Infocivica - Gruppo di Amalfi.

Come si legge nel volume "Nella Net-war il giornalismo diventa logistica militare e il combattimento digitale trasforma la figura del giornalista. Il conflitto che sta infiammando l'Ucraina, scrive Michele Mezza, è il primo caso di guerra ibrida, in cui il combattimento sul terreno si svolge nel contesto di una strategia di comunicazione che travalica la semplice propaganda, diventando una forma immateriale di organizzazione diretta del conflitto armato, vera e propria logistica militare. In questa trasformazione gruppi privati, come quello di Elon Musk, Microsoft e Google, diventano potenze geopolitiche, offuscando ruolo e trasparenza degli Stati. Per la prima volta, le armi con cui viene condotta la guerra coincidono con le infrastrutture digitali dell'informazione: siti web, smartphone, droni, sistemi di geolocalizzazione, piattaforme social hanno costituito il principale arsenale del confronto fra invasori e invasi, permettendo ai secondi di localizzare e colpire con estrema precisione le forze nemiche, anche grazie al supporto diretto della popolazione che rimaneva connessa, persino sotto i bombardamenti. Le azioni militari vengono strategicamente studiate e messe in atto proprio pensando al loro effetto comunicativo, perché il modo in cui verranno raccontate determinerà la percezione del conflitto e, in ultima analisi, il suo esito. Tutto questo porta a un cambiamento epocale nel giornalismo, dove a mutare radicalmente è il rapporto tra la redazione e le fonti: le notizie sono alluvionali testimonianze civili, che affiorano in abbondanza dalla rete e devono essere validate e contestualizzate più che rintracciate. In questo gorgo il giornalista si misura innanzitutto con la sua autonomia da saperi e competenze tecnologiche che tendono a soverchiarlo, trasformandolo in un funzionario del sistema di calcolo che si afferma mediante «interferenza nelle psicologie altrui». La Net-war è dunque «mediamorfosi» che trasforma guerra e giornalismo in una contesa matematica. 

L'incontro, introdotto da Leda Guidi (presidente "Compubblica") e Pieraugusto Pozzi (segretario generale Infocivica), con Michele Mezza, giornalista Rai per quarant'anni, ideatore e sviluppatore del progetto RaiNews24, e docente all'Università Federico II di Napoli, ha visto gli interventi di Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio Italiano Movimento Europeo, presidente del Comitato Scientifico di "Compubblica", Mihaela Gavrila, prof. associata Università Roma Sapienza, Eugenio Iorio, docente universitario, consigliere direttivo di "Compubblica", autore del libro Infoguerra (Rubbettino, 2022), Giampiero Gramaglia, giornalista, Comitato Scientifico di "Compubblica", past president Infocivica, Giacomo Mazzone, giornalista, presidente Infocivica, direttore responsabile "Democrazia futura", rivista trimestrale di Infocivica, Stefano Rolando, docente universitario, co-presidente Infocivica, fondatore di "Compubblica".

L'appuntamento, molto partecipato da parte dei soci di entrambe le associazioni, è stato anche l'occasione per far ripartire sul campo dei temi di interesse convergenti, la collaborazione tra Infocivica e "Comunicazione Pubblica", nel solco di una storica comunione di intenti a favore della buona comunicazione e informazione.




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