Oltre cinquanta organizzazioni - tra cui "Comunicazione Pubblica" - hanno sottoscritto una lettera per chiedere un accesso sistematico e aperto ai dati del PNRR e dei progetti nell'ambito dell'iniziativa #italiadomanidatioggi.
Nella lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro Raffaele Fitto, che può essere letta su https://www.datibenecomune.it/2022/11/30/datioggi-pnrr-bene-comune/ le organizzazioni chiedono al nuovo Governo in particolare:
● la pubblicazione completa, tempestiva e in formato aperto dei dati relativi ai progetti del PNRR;
● che venga fatto obbligo ai comuni di pubblicare le schede progetto e tutti i dati ed informazioni utili a comprendere come il PNRR impatterà sul territorio. Questi dati devono essere ripresi e “centralizzati” su ItaliaDomani o su altro portale (es. XML → BDNCP o Anagrafe Nazionale Opere Incompiute);
● che venga garantita la pubblicazione quantomeno trimestrale delle informazioni essenziali per conoscere l'effettiva gestione e l'andamento del piano, delle realizzazioni, delle spese (come da DPCM 15/9/2021), dunque: a) le milestone e i target; b) i progetti (stato di approvazione e successivi stati di avanzamento su modello dei dati reperibili sul portale OpenCoesione); c) i bandi e avvisi (link ai testi del bando/avviso, esito, vincitori) con aggiornamento auspicabilmente mensile;
● che vengano anche resi noti gli indicatori su cui si intende monitorare l'impatto dei progetti sulle tre priorità trasversali (riduzione dei divari di genere, generazionali e territoriali).
Il PNRR rappresenta una sfida epocale ed irripetibile per il nostro Paese. Una sfida che comporta un impegno consistente e una enorme responsabilità, considerato che una fetta consistente dei fondi comporta un debito che ricadrà sulla nostra generazione e su quelle future. Una sfida che è impensabile cogliere senza garantire il pieno coinvolgimento di tutte le parti in causa, a partire dalla cittadinanza. La trasparenza e la disponibilità dei dati sono la condizione per garantire a cittadini e cittadine la possibilità promuovere il dibattito, esercitare il controllo civico, intervenire per scongiurare sprechi e decisioni sbagliate su un piano che avrà un impatto decisivo sul futuro del nostro Paese.