Nuova edizione - N° 310 del 24 giugno 2019
Desi 2019

L'Italia è al 24o posto fra i Paesi dell'Unione europea nell'Indice di Digitalizzazione dell'Economia e della Società.-DESI. Report prodotto dalla Commissione europea per la digitalizzazione dei servizi.

Anche se sulla disponibilità dei servizi on line e sugli open data l'Italia è a buon punto, più della metà degli italiani non ha competenze digitali e tre persone su dieci non utilizzano Internet. Mancanze che incidono sull'uso dei servizi on line, dove si registrano pochi progressi.

Rispetto alla connettività il nostro Paese risale di sette posizioni, rispetto all'Indice dello scorso anno e a confronto con gli altri paesi dell'Unione, e si classifica al 19° posto. In ritardo, invece, per la banda larga: 27° posto, con una percentuali del 24% rispetto a una media Ue del 60%. Può essere consolante il fatto che i costi dei servizi a banda larga in Italia sono più bassi rispetto alla media Ue.

Parlando di "capitale umano" l'Italia è al 26o posto, al di sotto della media Ue. I dati dicono che il 44 % degli individui tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base contro una media del 57 % nell'Ue. Sulle competenze digitali, la Commissione europea asserisce che il Piano nazionale per la scuola digitale nato nel 2015, ha prodotto fino ad ora risultati modesti e che l'Italia dovrebbe potenziare gli investimenti soprattutto nell'istruzione primaria e secondaria.

Anche l'utilizzo dei servizi Internet è al di sotto della media Ue: il 19% delle persone residenti in Italia (quasi il doppio della media Ue) non ha mai usato Internet. Le attività on line principali sono lo streaming, il download di musica, i video e i giochi on line. Subito dopo ci sono i social network e le notizie on line. L'attività meno diffusa è frequentare corsi on line.

Sul fronte dell'integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese, l'Italia si posiziona al 23o posto tra gli Stati membri dell'Ue al di sotto della media Ue.

Parlando invece di servizi pubblici digitali, l'Italia si colloca al 18o posto, con buoni risultati per gli open data (quarto paese nell'Ue in materia, con un punteggio pari all'80%) e per i servizi digitali della sanità (ottava posizione; il 24% degli italiani ha usufruito di servizi di sanità e assistenza on line; il 32% dei medici di base usa ricette digitali). A fronte di questi successi è stato però rilevato un modesto livello di interazione on line tra Amministrazioni pubbliche e utenza; (solo il 37% degli utenti italiani di Internet trasferisce moduli on line.

 




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