Nuova edizione - N° 310 del 24 giugno 2019
All'Assemblea di "Compubblica" Aran e Sindacato

Aran e FP-CGIL erano presenti all'Assemblea 2019 di "Compubblica" per un loro contributo sullo stato dell'arte per l'applicazione del Contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, sancita la figura dello specialista per la comunicazione istituzionale, o comunicatore pubblico.

Nelle conclusioni degli interventi ancora una volta, insieme all'apprezzamento per il lavoro continuo e determinato della nostra Associazione per il sistema della comunicazione pubblica, è stato ribadito il grande valore della sinergia tra Aran, Sindacato e "Compubblica", lavoro che ha già prodotto fin qui buoni risultati e che si intende perseguire insieme.

Elvira Gentile di Aran

L'intervento di Elvira Gentile, come sempre, è stato chiaro. Ha messo in evidenza come Aran abbia individuato le figure professionali  per la comunicazione e per l'informazione delle organizzazioni pubbliche e come, oggi, ancora non si sia entrati nel merito della funzione. C'è il contenitore, si sta operando per il contenuto. A questo scopo, però, le caratteristiche sugli aspetti professionali sono già state definite anche con alcune indicazioni sui livelli professionali.

Le figure per la comunicazione sono complesse, a carattere elevato e altamente specializzate e richiedono specificità e conoscenze ad hoc. Gentile ha citato fra gli elementi portanti la professione di comunicatore pubblico, che vanno riportati nel "contenuto" professionale: il titolo di studio, la qualificazione come la Legge 4/2013 (ndr  rilasciata solo da "Compubblica"), le capacità individuali, saper gestire i cambiamenti, gli strumenti di comunicazione…

Ha sottolineato infine che, in questo momento, le Amministrazioni sono in attesa di sviluppi e che definire un profilo nuovo, come quello del comunicatore pubblico, le rende prudenti.

 

Florindo Oliverio, segretario nazionale FP CGIL

Florindo Oliverio ha inizialmente sottolineato le complessità per portare avanti in un Contratto nazionale un ruolo articolato come quello del comunicatore pubblico. Ha affermato che esiste una norma quadro, la Legge 150/2000, che obbliga le Amministrazioni ad organizzare le struttura di comunicazione – già indicate nel D.Lvo 29/93 che istituiva gli Urp – ma che sono ancora tante le P.A. che fanno "orecchie da mercante". 

Sicuramente, ha detto Oliverio, l'aver inserito la figura/ le figure della comunicazione e dell'informazione, aiuterà maggiormente chi opera nei due sistemi  ed è un ulteriore sprone per fare agire le Istituzioni, non concedendo più alibi per non attuare la norma, e questo riguarda anche le Amministrazioni decentrate.

Avere un quadro contrattuale nazionale che rafforza una figura professionale è importante e utile perché  un Contratto nazionale fa in modo che tutte le Pubbliche Amministrazioni inseriscano nella loro organizzazione, con consapevolezza e correttamente, la figura del comunicatore pubblico, non secondaria e non residuale o addirittura dedicata alla politica come molti tutt'oggi si ostinano a non comprendere, per le attività di pubblico servizio.

MB

 




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